I TORNEI INTERNAZIONALI IN ISTRIA NELLA LOCALITA’ DI POREC / PARENZO

02/05/2021
Foto di articolo Parenzo
La partecipazione ai tornei di basket che dai primi anni di questo millennio vengono annualmente organizzati il Istria nella località di Parenzo – Porec, è una delle esperienze di
carattere internazionale che la nostra società ha avuto l’opportunità di far provare ai propri atleti.

Nel periodo tra il 2013 ed il 2017 il Basket San Donà o se preferite JesoloSandonà Basket, che sono la stessa cosa, ha partecipato a ben cinque edizioni consecutive di questa importante,
simpatica e ben organizzata kermesse internazionale.

La location della manifestazione è stata l’antico borgo veneziano di Parenzo (Porec in croato), cittadina che si trova al centro del lato occidentale della costiera istriana, attualmente appartenente alla Croazia, ma che recente passato , tra il 1918 ed il 1945, era territorio italiano e prima di esso austriaco.
Questo borgo dell’alto Adriatico ha antichissime origini risalenti all’epoca romana, ma che ha raggiunto il suo splendore durante il secolare dominio Veneziano nel medio e basso medio evo (900/1700) di cui sono conservati importanti monumenti e reperti storici.
La cittadina istriana sorge su un promontorio al centro di una costa frastagliata, caratterizzata da piccole baie e circondata da isolotti che ne3 rendono il paesaggio alquanto suggestivo
gradevole, contornata da un entroterra ricco di boschi e pinete che ne costituiscono un vero paradiso ecologico colorato di verde.

La vocazione turistica di questo territorio è la principale ricchezza economica, con strutture e servizi di altissima qualità che sono offerti alla vastissima clientela internazionale che viene a godersi le proprie vacanze.
Alberghi, residence di elevato livello, infrastrutture sportive in quantità sia per gli sport all’aperto che al coperto che soddisfano qualsiasi esigenza e disciplina sportiva.
I tornei sono stati sempre organizzati nel periodo natalizio, subito dopo il Natale, dal 26 al 29 di dicembre, ed hanno visto una grandissima partecipazione internazionale che in alcune edizioni ha raggiunto anche le 140 formazioni, con un indotto (al seguito delle squadre) di oltre 2.500 turisti provenienti da ben 7 differenti nazioni.
Queste sono le storie delle nostre prime cinque partecipazioni, corredate dai reportage dei nostri inviati e da una coreografia di immagini fotografiche e filmati che testimoniano la bellezza dei posti e la gioia dei nostri ragazzi.

Parenzo 2013 | 10th CHRISTMAS BASKETBALL TOURNAMENT

Foto di Parenzo 2013

DA PARENZO CON ONORE

Partecipare ad un Torneo Internazionale di Basket non è una cosa che capita tutti i giorni, si tratta di  una esperienza particolare ma che resta sempre ben impressa nella memoria di tutti coloro che hanno avuto modo di viverla.
Era trascorso parecchio tempo dall’ultima nostra partecipazione ad un evento al di fuori dei nostri confini, quasi vent’anni dalla trasferta effettuata nella primavera del 1994, con le squadre Under 15 ed Under 13, a Gmunden e Steyr in Austria, nella zona dei laghi, una quarantina di kilometri oltre Salisburgo. Quest’anno si è presentata l’occasione di ripeterla
nella più vicina Istria, e la proposta è stata subito  accolta con grande entusiasmo.

Non sono solo i valori tecnici ed il desiderio di confrontarsi con altre scuole che attraggono in queste manifestazioni, ma soprattutto l’opportunità di consolidare il “gruppo”, che è e resta uno degli obiettivi prioritari che consentono poi di conseguire risultati ambiziosi di
squadra in campionato.

Così, durante le festività natalizie, la nostra formazione Under 15 si è recata in Croazia per partecipare al “Christmas Basketball Tournement”
.

Questo importante appuntamento di pallacanestro giovanile viene organizzato ormai da una decina d’anni a POREC
, l’antico borgo veneziano di PARENZO
, suggestivo centro turistico della frastagliata costa istriana dell’alto Adriatico, situato su una piccola penisola circondata da vastissime pinete che si tuffano nel mare.

La manifestazione di quest’anno era suddivisa in quattro categorie: Under 19 – Under 17 – Under 15 – Under 13, e complessivamente vi hanno  aderito circa 120 squadre, maschili e femminili, provenienti da diversi paesi dell’Europa quali l’Italia, la Francia, la Croazia, la Serbia, l’Ungheria e la Slovenia.
La città di Parenzo è dotata di bellissimi e funzionali impianti sportivi, incredibile per un centro di appena 15 mila abitanti, tra i quali domina la Zatika Arena

Foto di articolo Zatika Arenaimponente ed originale palazzo dello sport di oltre 2.500 posti, adagiato su una collina, come avveniva per molti degli antichi teatri greci o romani, perfettamente inserito nel paesaggio tanto le sue linee architettoniche si confondono con quelle dell’ambiente circostante.
La nostra formazione, come dicevo, era iscritta con altre 27 squadre al Torneo Under 15, suddiviso in 8 gironi di 3 o 4 squadre ciascuno.
Il campo di gioco della nostra categoria non era quello della prestigiosa Zatika Arena bensì di un altro complesso sportivo, l’Intersport Center
, a circa 5 km dal centro storico, che sorge di fronte ad alcune bellissime baie a sud della città, separato dal mare da un vasto promontorio coperto da una fitta e ben curata boscaglia di pini e lecci, composto da due grandissime palestre con ben tre campi da basket, e da diversi altri impianti (tennis, calcio, volley ..…) per lo sport all’aperto.

Per tutti e quattro i giorni, dal 26 di dicembre fino al primo pomeriggio del 29, dalle 8 del mattino fino alle 10 della sera, queste ed altre palestre sono state occupate non stop da incontri di basket, uno ogni 75 minuti, una vera e propria sbornia di pallacanestro dalle luci dell’alba fino a notte inoltrata..
Il nostro albergo, il Laguna Istra Hotel
, si trovava a due passi dall’Intersport Center,
il che ci ha permesso di effettuare tutti gli spostamenti comodamente a piedi.

Foto di Porec 2013 Arena
Alla partenza, fissata dal piazzale del Barbazza di San Donà alle otto del mattino di Santo Stefano, c’era un’atmosfera di grande eccitazione, mentre il cielo era cupo e tutti erano ancora storditi dall’atmosfera del Natale appena trascorso.
La giornata era piovosa e tetra ed il maltempo ci avrebbe accompagnato durante il lungo trasferimento in Istria.
Poco più di due ore e mezza di auto, imboccando l’autostrada verso Trieste ed effettuando una breve sosta al valico di Rabuiese, in Slovenia, per comprare le vignette autostradali e fare il pieno di gasolio a 1,370 il litro;  poi, dopo aver superato il breve ma tortuoso tratto stradale sloveno, abbiamo imboccato la nuova autostrada istriana che ci ha portato rapidamente a Parenzo attraversando imponenti vallate e correndo su un altipiano immerso nelle vastissime verdi boscaglie dell’Istria cosiddetta “rossa”, la Dragonia, per il suo caratteristico terreno rossiccio.
L’Hotel Istra si trovava in cima ad un piccolo pendio in prossimità di una baia  con una
ampia veduta sul mare, cui si accedeva dal parcheggio salendo un’ampia scalinata. Intanto la giornata si stava magicamente schiarendo, un pallido sole era apparso in cielo e la temperatura era divenuta mite e gradevole. Fortunatamente all’arrivo abbiamo trovato in funzione una quanto mai apprezzata scala mobile che ha alleviato il trasporto di borse e trolley in hotel e nelle camere.

Con grande frenesia ci siamo sistemati negli alloggi, ma con la mente già focalizzata sul  primo impegno che ci attendeva alle 15:30, subito nel primo pomeriggio; appena il tempo di pranzare e di effettuare un rilassante pisolino.
I primi avversari del torneo sono stati gli sloveni dell’Helios Domzale
.

La partita è cominciata subito in salita, ma poi abbiamo messo da parte ogni timidezza ed annullato lo svantaggio a metà gara; mentre nei secondi due quarti la squadra è letteralmente decollata imponendosi con autorità per 55 a 40.
Tutte partite sono state disputate  con tempi leggermente ridotti, 32’ complessivi (4 tempi di 8 minuti) anziché i 40’ regolamentari.
Il primo passo in un girone di qualificazione di sole quattro squadre è  sempre il più delicato, ed averlo effettuato con sicurezza ha fatto ben sperare nel superamento del turno, in quanto era necessario centrare il 1° posto per avanzare nei quarti di finale.
Foto di Parenzo 2013 Camminata
Al mattino successivo, coach Costantini ha imposto la sveglia alle 6:30: colazione e tonica passeggiata nella pineta lungomare per mettere subito in attività muscoli e mente.
Alle 10:30 abbiamo affrontato i francesi dello SSLA
e ci siamo perentoriamente affermati per 42 a 27, diversi errori, gioco non bellissimo ma risultato mai in discussione.

Nel pomeriggio alle 16:45 incontro decisivo contro l’Ardor Bollate
, squadra italiana che milita nel girone élite della Lombardia; la fatica si è fatta sentire ma il risultato è sempre stato in nostro pugno ed abbiamo chiuso la pratica 40 a 28: centrando così la qualificazione.

L’esordio non poteva avvenire in modo migliore, ma il dispendio di energie per il lungo viaggio e ben tre partite in meno di 36 ore si faranno sentire.
Infatti, sfortuna della sorte, nei quarti di finale ci siamo trovati ad affrontare una selezione di Zagabria, lo Zagrebacka Lupanjia
, che invece aveva avuto la fortuna di essersi trovata in un girone di sole tre squadre e per di più molto deboli; per questo si era qualificata disputando una gara in meno e contro avversari alquanto modesti.

Il team croato era molto ben strutturato sotto il profilo fisico e, purtroppo, la partita era stata fissata alle 8 del mattino. Nonostante ciò l’incontro è stato molto equilibrato ma alla fine ha prevalso la maggior freschezza degli avversari, 54 a 48, relegandoci nella finale per il 5°-6°
posto.

La fuoriuscita dalle semifinali ci ha concesso un pomeriggio di svago e relax; dopo il pranzo abbiamo fatto un po’ di turismo e cultura visitando il centro storico ed i magnifici mosaici ella basilica cittadina.
Foto di Porec 2013 BasilicaNell’ultima giornata di gara abbiamo affrontato il Don Bosco Forlì. Siamo partiti benissimo ma nel secondo quarto c’è stato un vero e proprio black out con nessun canestro segnato per oltre 10’ che ci ha fatto precipitare sotto di 15 punti, sembrava una disfatta.
L’intervallo ha dato modo al coach di smuovere l’orgoglio, di recuperare le residue risorse ed iniziare una lenta ma costante rimonta. A 30” dal termine l’abbiamo completata pareggiando con una tripla di Tuis e subito dopo addirittura recuperato il pallone che avrebbe potuto regalarci una meritata vittoria. Purtroppo il nostro tiro non è entrato e nel ribaltamento, a soli 5” dal termine, ci è stato assegnato un fallo, per la verità assai discutibile, che ha permesso agli avversari di andare in lunetta e realizzare i due punti decisivi.
Avevamo ancora 5 secondi per tentare il tiro della disperazione ma purtroppo la sorte
non ci è stata amica, 36 a 34 per Forlì, peccato !

Tutto sommato credo che il bilancio della trasferta sia stato positivo e tutti siano ritornati a casa contenti,  pieni di entusiasmo ma soprattutto più maturi di prima.
Lo JesoloSandonà Basket si dichiara pienamente soddisfatto dei propri giocatori e del lavoro svolto dai tecnici in tutti questi anni nei quali la nostra scuola di basket ha sempre ben figurato.
Foto di Parenzo 2013 SquadraDa sx, in piedi: Ferrari GB (Presidente), Costantini R. (Allenatore), Perissinotto R., Di Laurenzio E., Tuis T., Carnieletto E., Tonetto M., Andreetta F.

Accosciati: Almacolle L. (Vice-All.), Mucelli G., Ferretti M., Almacolle M., Granzotto P., Fregonese D., Gaiotto D.

Foto di Porec 2013 in Tribuna

RISULTATI

FASE ELIMINATORIA GIRONE “E”

  • JSDB – HELIOS      55 – 40

  • JSDB – SSLD          42 – 27

  • JSDB – BOLLATE  40 – 28

QUARTI DI FINALE

  • JSDB
    – ZAGREBACKA     48 – 54

FINALE 5°/6°

  • JSDB – DON BOSCO FORLI’     34 – 36

CLASSIFICA FINALE

  1. Vuckovar (Croazia)

  2. Basket Costa Castellana (Lecco)

  3. Rucker Mareno

  4. Zagrebacka Zupaninja (Croazia)

  5. Don Bosco Forlì  e  F.Francia Bologna

  6. JSDB  e  Konijce (Slovenia)



POREC 2014 | 11th CHRISTMAS BASKETBALL TOURNAMENT

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Foto di Torneo Parenzo 2014Foto di Porec 2014 Squadre al completo
La partecipazione ad un Torneo Internazionale costituisce sempre un momento importante per una società, soprattutto quando la manifestazione si svolge all’estero e comporta un soggiorno fuori sede per alcuni giorni.
Foto di Porec 2014 Divanetti
E’ un’esperienza indimenticabile per i ragazzi, e costituisce un momento importante di aggregazione, dove si vivono allo stesso tempo l’euforia per la trasferta, quella per i nuovi posti che si vanno a conoscere, quella per nuovi avversari che si vanno ad incontrare, e dona la sensazione di sentire l’atmosfera delle grandi squadre, con i giocatori in divisa che vanno a tavola assieme, che passeggiano assieme, che dormono assieme.
Foto di Articolo Porec 2014 CameraSono molto contento di essere riuscito anche quest’anno a realizzare una simile esperienza, ancor di più perché è stato possibile allargarla ad un numero maggiore di atleti, essendoci presentati a Parenzo con ben due formazioni.
Devo innanzi tutto porgere un sentito ringraziamento alle famiglie dei nostri giocatori che hanno sostenuto la maggior parte dell’onere economico, ma credo che tutti i familiari, anche quelli che non hanno potuto aggregarsi, abbiano salutato favorevolmente l’opportunità regalata ai loro figli.
Foto di Porec 2014 Squadra bluFoto di Porec 2014 Squadra biancaFoto di Porec 2014 Squadra con sponsor BancapopolareLe prestazioni delle squadre sandonatesi nella 11a
edizione del Porec Christmas Tournament
sono state soddisfacenti.

Entrambe si sono classificate al
posto delle rispettive categorie, cioè quella “Kadeti
” equivalente alla nostra Under 17 (nati 1998-99), e quella “Mladi Kadeti
” che corrispondente agli Under 15 (nati 2000-01).

Il Torneo ha visto al via 32
squadre nella categoria Under 17 e 21
in quella Under 15, ed è stato condizionato dai grandi lavori stradali che interessavano la viabilità attorno a Porec, che
praticamente bloccava i collegamenti diretti tra i due poli sportivi dove dovevano essere disputate le gare, cioè tra quello della Zatika Arena
di Porec e quello del Centro Intersport
di Zelena Laguna. Le due località, infatti, distano solo 4/5 km, ma per trasferirsi dall’una all’altra si sarebbe dovuto compiere un tortuoso itinerario stradale, lungo una ventina di kilometri, tra stradine di campagna che percorrono la folta boscaglia istriana, letteralmente da perdersi a percorrerle col buio! Per questo motivo sono stati organizzati quattro tornei, due per ciascuna categoria, onde evitare i lunghi trasferimenti da un centro all’altro.

Come dicevo, questo era il secondo anno che la nostra società partecipava ed anche nel precedente avevamo ben figurato ottenendo il 6° posto finale su 38 squadre partecipanti. Purtroppo, in questa edizione siamo finiti nei gironi eliminatori con le squadre più forti, quelle che poi vinceranno il torneo, cioè le slovene Pingvini ed Helios 1; contro di loro abbiamo perso in entrambe le categorie, ma poi ci siamo rifatti ampiamente vincendo tutte le altre gare disputate, sia nei gironi eliminatori che nelle finali dal 5° all’8° posto.
Cronaca semiseria di una simpatica trasferta
.
L’ora X della partenza era stata fissata alle 8 di Santo Stefano dal Piazzale del Palasport Barbazza di San Donà; la mattinata si presentava umida e grigia ed il tempo non prometteva nulla di buono.

Puntualissimi, ma ancora un po’ tutti assonnati, i partecipanti si erano radunati sul piazzale, e dopo i saluti e le raccomandazioni di quelli che restavano, una lunga colonna con una dozzina d’auto si avviava a prendere l’autostrada per Trieste al casello di Cessalto, dove li attendeva anche il pulmino carico di “iene assonnate” con alla guida Antonello Pirani nelle vesti di autista-domatore.

Il primo stop era stato fissato al valico di frontiera italo-sloveno di Rabuiese, subito dopo Trieste, per ricompattare il gruppo nell’eventualità che qualcuno fosse rimasto indietro nel traffico, e soprattutto per seguire il Presidente che conosceva una stradina alternativa per baipassare gli 8 km di autostrada slovena fino a Capodistria che impongono un balzello di ben 15 euro per l’acquisto della “vignetta” del pedaggio.
Il tempo di fare il pieno di gasolio a 1,225 il litro, di consumare un veloce caffè, e di spendere un “penny” alla toilette, poi via lungo la stradina che si arrampica sulla collina dopo il distributore, e segue quasi parallela il tratto autostradale fino all’altezza del cimitero di Capodistria, dove si prende la statale per Pola.
L’operazione è quasi del tutto riuscita, ma per strada le ultime due auto di coach Scarpa e la successiva  che lo seguiva in coda, si sono perse all’ultimo semaforo tirando diritto anziché svoltare. Così arriveranno a Parenzo con un paio d’ore di ritardo, dopo aver percorso praticamente tutta la strada costiera che collega Izola, Portorose, Umago e Cittanova.

Purtroppo per arrivare in Istria il tratto sloveno rappresenta una vera strozzatura, mentre nel tratto croato è stata realizzata una bellissima autostrada; se non esistesse questo “buco nero” della viabilità si potrebbe raggiungere Pola da San Donà in due ore e mezza.

Fortunatamente non abbiamo trovato una grossa coda alla barriera doganale di Dragonia
, che una volta superata ci ha fatto entrare nell’Istria “rossa”, per il caratteristico colore rosso mattone dei sedimenti che ricoprono il calcare, ed abbiamo preso la nuova autostrada che attraversa tutta la penisola da nord a sud come una spina dorsale.

I paesaggi erano stupendi, i bordi rossi della strada contrastavano col verde della fittissima vegetazione che ricopre tutta la regione; magnifici paesaggi boschivi avvolgevano la strada e di tanto in tanto si scorgevano suggestivi borghi solitari arrampicati sul cucuzzolo delle colline, mentre, alla nostra destra, l’orizzonte era segnato dalla scia azzurra dell’Adriatico.
In appena mezz’ora siamo giunti al casello di Porec, quindi da lì, a causa della deviazione imposta dai lavori alla strada principale, abbiamo dovuto inoltrarci lungo una serie di stradine strette e tortuose, ma che ci hanno permesso di conoscere la vera intimità dell’entroterra istriano.
Foto di Porec 2014 HotelDopo poco meno di 20 minuti siamo arrivati finalmente alla nostra meta di Zelena Laguna
, una serie di baie e lagune circondate da fittissime pinete, che si affacciano sul mare poco più a sud di Parenzo, dove abbiamo preso alloggio all’hotel Molindrio
che ci avrebbe ospitato durante tutto Torneo, ottimo albergo adagiato sul fianco di una collina lungo una baia.

Siamo stati il primo gruppo ad arrivare, mentre la giornata si era aperta ed il cielo appariva molto più pulito ed azzurro di quello grigio e plumbeo salutato alla partenza.
Abbiamo potuto così prendere possesso velocemente delle camere e presentaci a tavola per il pranzo prima che arrivasse la massa dei partecipanti.
Gli Under 17 dovevano fare in fretta perché già alle 14 erano attesi per la gara d’esordio sul campo dell’Intersport
, una maxi palestra con ben tre grandi campi da basket.

Foto di Porec 2014 Tramonto sul mareI più piccoli invece potevano prendersela comoda ed attardarsi nell’immenso ristorante panoramico, gustando il ricchissimo menù offerto al self-service.
Il clima era nettamente migliore di quello italiano, l’umidità letteralmente scomparsa ed il cielo quasi sgombro dalle nubi, mentre l’aria veniva lievemente raffreddata da un secco venticello di tramontana che puliva il cielo e permetteva di effettuare qualche bella foto del tramonto tra le pinete delle piccole insenature costiere.
Purtroppo abbiamo dovuto affrontare subito la squadra più forte, la selezione slovena dei Pingvini, praticamente fuori portata per tutti, e per di più affaticati dal lungo viaggio.
Foto di Porec 2014 JSDB vs PingviniAbbiamo giocato un buon primo quarto dove siamo riusciti a restare a contatto punto a punto, ma poi la differenza si è fatta netta non appena siamo costretti ad effettuare qualche cambio. Tutto sommato abbiamo retto bene il confronto nel primo e nell’ultimo quarto, ma nei due centrali siamo stati troppo imprecisi ed alla fine abbiamo dovuto cedere più di quanto avessimo demeritato, 58 a 34.
Al mattino ci siamo risvegliati con un tempo grigio e nuvoloso ed una pioggerellina insistente, mentre dall’Italia rimbalzavano notizie di strade imbiancate dalla neve anche in pianura.
I momenti trascorsi a tavola erano i migliori per conversare e scherzare, il menù offriva di tutto e scoppiava subito un mistero, perché nel settore frutta era scomparso repentinamente l’abbondante cesto della banane. Correva voce che un componente del nostro gruppo, che girava con macchina fotografica e telecamera, fosse fortemente indiziato, sta di fatto che di banane nei giorni successivi non se ne sono più viste !
Foto di Porec 2014 Rimbalzo
Nel primo pomeriggio  entrambe le squadre scendevano subito in campo. Gli Under 17 si affermavano nettamente sui vicentini del Sarcedo per 50 a 33, mentre i più piccoli si arrendevano ai favoritissimi di Helios 1.
In serata era sorta qualche preoccupazione per papà Diral che doveva rientrare in Italia con condizioni meteo veramente avverse. Perdersi lungo le strade istriane era facilissimo, ed i più gufi ormai gli avevano preconizzato un più probabile arrivo a Kabul piuttosto che a Cessalto.
La serata veniva spesa forzatamente in albergo a causa della pioggia, ma io ed Ugo, da veri temerari, avevamo deciso di compiere una sortita in auto fino a Pola, un’andata e ritorno per vedere un po’ di animazione nelle vie della capitale istriana, in contrasto col buio assoluto ed il coprifuoco delle aree circostanti.
Lungo i 60 km della statale non abbiamo incontrato più di una decina d’auto, con la strada  illuminata quasi esclusivamente dai fari della nostra auto, un assoluto contrasto con il traffico e le luci delle vie di casa nostra. La sensazione era di essere completamente fuori dal mondo, da farsi il segno della croce perché non accadesse la foratura di una ruota. L’animazione natalizia e l’allegria delle animate vie di Pola, risaltate dalle luci colorate allestite sulle mastodontiche gru del porto e sulla maestosa figura dell’Anfiteatro Romano, ci hanno riportato sulla terra e ci siamo goduti una passeggiata lungo la Sergilievaka che collega l’Arco dei Sergi con la Piazza del Foro ed il tempio di Diana. Una statua di James Joyce se ne stava sorniona nella terrazza di un caffè ad ammirare l’Arco romano, e la vita della città che scorreva sotto. I romani erano arrivati quaggiù ben oltre due millenni fa ed avevano costruito una magnifica città.
Foto di Porec 2014 MareLa notte è stata accompagnata da un abbondante scroscio di pioggia; al mattino è arrivata una tregua, ma nembi scuri sostavano minacciosi alle nostre spalle nell’entroterra.
Invece, all’orizzonte del versante italiano si intravedeva un’ampia schiarita con le cime maestose delle nostre Prealpi tutte imbiancate. L’orizzonte italico appariva completamente diverso da come lo conosciamo, perché la costa e la pianura risultano nascoste dalla curvatura terrestre, mentre le montagne sono ben visibili a mezza altezza e sembrano le mura di una fortezza ciclopica che corre dal Grappa al Predil.

Foto di Porec 2014 ScoiattoloLa mattinata del 28 era libera, cosa per cui ne abbiamo approfittato per raggiungere il centro di Parenzo percorrendo i sentieri della frastagliata costa, bellissima escursione a piedi di circa 60 minuti a buon passo, tra pinete, sentieri e piccole baie dove le anatre la facevano da padrone riposandosi adagiate sulla superficie dell’acqua, e scoiattoli neri e rossi si divertivano a farsi fotografare volteggiando tra i rami delle pinete costiere.
Foto di Porec 2014 Anatre sulla baia
Coach Scarpa intanto ci aveva preceduto con la sua banda di “iene”, ma non abbiamo fatto in tempo a raggiungere Parenzo che era già tempo di rientrare perché nel pomeriggio ci attendevano altre due gare. Gli Under 15 affrontavano per primi i bresciani del Basket Sereno che superavano nettamente per 45 a 20.

La terza giornata era la più impegnativa perché ci attendevano due incontri per squadra.
Infatti nel pomeriggio gli Under 17 scendevano in campo alle 13 riuscendo a superare nel terzo match i padovani del Roncaglia Yellow, che preoccupavano non poco in quanto la sera prima avevano sfiorato l’impresa di battere la corazzata Pingvini, perdendo solo all’ultimo tiro. Anche la nostra partita è risultata molto equilibrata e combattuta, ma siamo sempre stati avanti pur sbagliando molto. Per fortuna gli avversari ci hanno imitato e siamo riusciti a mantenere due punti di vantaggio prevalendo 25 a 23, classificandoci così definitivamente al 2° posto nel girone. Siamo stati perciò inseriti nel gruppo per le finali dal 5° all’8° posto, incontrando la sera stessa alle 20:30 gli emiliani del Boiardo, superati agevolmente per 45 a 28. Anche gli Under 15 avevano passato il turno, non lasciandosi sfuggire l’occasione di andare in finale battendo il Basket Ome, non ostante un pasticciaccio combinato dal tavolo della giuria che aveva erroneamente messo fuori gioco per 5 falli all’inizio del 3° quarto Fede Diral. Ma Destiny sbloccava la partita con una azione da tre punti, quindi Luigi e Smaniotto chiudevano la pratica nonostante un finale combattutissimo. Da segnalare che la nostra squadra mancava anche di Matteo Dalla Vecchia, che dopo la prima partita si era preso una bella influenza ed aveva dovuto restare a letto in albergo con abbondanti dosi di tachipirina.

L’ultimo giorno ci siamo ritrovati dunque con entrambe le formazioni in finale per il 5° posto, che giocavano su due campi attigui dell’Intersport ed alla stessa ora. Gli Under 17 erano attesi dal Naturino Civitanova, mentre gli Under 15 dall'Azzurri Niguardese.
Fotografi e cineasti hanno perciò dovuto fare i salti mortali per documentare le due partite ma ne è valsa veramente la pena. L’inizio è stato faticoso per entrambe le nostre squadre; infatti  i marchigiani prendevano la testa di qualche lunghezza mentre le “iene” di Scarpa sembravano veramente spacciate andando sotto di quasi venti punti a metà del 2° quarto.
Foto di Porec 2014 Squadra pre partita
I “lupetti” (Under 17) cominciavano però a ringhiare, ed a metà gara avevano recuperato il distacco, prendendo poi decisamente in mano le redini della partita fin dall’inizio del terzo quarto.
Evidentemente gli ululati di gioia dei nostri lupacchiotti sono arrivati  nell’altro campo, perché anche le “iene” cominciavano ad azzannare compiendo una incredibile rimonta, che ad un minuto dal termine li portava addirittura avanti di 9 punti.

Foto di Porec 2014 Festeggiamenti a fine partita
Nel mentre sul campo dei più grandi la partita si concludeva con i nostri nettamente vittoriosi per 55 a 43, e si poteva festeggiare, le iene tentavano un clamoroso suicidio. In un minuto sbagliavano 4 tiri su quattro dalla lunetta e si facevano trafiggere da tre bombe incredibili. Tutto da rifare, si andava ai supplementari, nel mentre tutta la nostra allegra brigata si trasferiva a bordo campo per dar man forte col tifo ai più piccoli.
I ragazzi di Scarpa fortunatamente reagivano e conquistavano un altrettanto meritato 5° posto superando gli avversari per 44 a 40.

Subito dopo tutti a tavola per festeggiare questa bellissima giornata istriana.
I tifosi lanciavano un triplice” Hip Hip… Hurrà” per il Basket San Donà , a cui il Presidente replicava con un triplice “Tachi-Tachi… Pirina” per Matteo Dalla Vecchia, che si era ripreso, ma ormai era ora di tornare a casa.
Di nuovo in coda serrata in autostrada per non riperdersi poi tra le stradine slovene, quindi dopo altre due abbondanti orette finalmente a casa per raccontare un’altra bellissima storia dei nostri ragazzi.
GBF


ENGLISH VERSION

Foto di Porec 2014 Squadre al completo

POREC 2014 | 11th CHRISTMAS BASKETBALL TOURNAMENT

From December 26th to 29th 2014 – Porec - CROAZIA
POREC 2014 - JesoloSandonà Basket Under 17, Under 15 and parents

Participation in an International Tournament is always an important moment for a club, especially when the event takes place abroad and involves a stay away from home.
It's an unforgettable experience for the kids-- an important moment of bonding.  They live in the euphoria of the trip, the new places that are going to be known, the new adversaries who they will meet.  They absorb the feeling surrounded by the atmosphere of great teams, with players in uniform who go to the table together, walk together, and sleep together.
I was very pleased to relive the experience this year -- even more so because it was possible to open the opportunity for a greater number of athletes to show their skills in Porec.
Two major groups were formed.

First of all -a heartfelt thanks are due to the families of our players.
They carried the greatest part of the economic burden. I believe, all the family members, even those who could not come, were pleased with the opportunity afforded their children.

The performances of the teams of the JesoloSandonà Basket
at the 11th annual Porec Christmas Tournament
was fully satisfying. Both were ranked in the 5th in their respective categories- "Kadeti" (cadets) equivalent to our Under 17
(born 1998-99) and  "Mladi Kadeti"
(small cadets) that corresponds to the
Under 15
(born 2000-01).

The tournament included 53 teams (32 “Under Seventeen” and 21 “Under Fifteen”). The logistics were challenged by the major road works affecting the Porec road networt -- effectively blocking all direct connections between the two sports centers where the competition was to be contested (Zatika Arena of Porec and the Intersport Center of Zelena Laguna). While only 4-5 km apart, one had to chart a tortuous route of twenty kilometers of back-country roads lacking
signage in the midst of the thick Istrian bush-- literally loosing oneself wandering in the dark!  For this reason, four separate tournaments were organized (two for each age category) avoiding the long transfers between the centers.

This was our club’s second year of participation. The previous year we finished well getting 6th place out of 38 participating teams. Unfortunately, in this edition we were seeded in the preliminary rounds with the strongest teams, the ones that eventually won the tournament,-- the Slovenes Pingvini and Helios 1.
Against those clubs at both levels our squads lost, but we made up for it formidably winning all the other games contested, in both the preliminary rounds and the consolation finals determining 5th to 8th place.


A Semi-serious chronicle of a great road-trip.

The X time for departure had been set at 8 am- Santo Stefano at the Piazzale of Palasport Barbazza in San Donà; the morning was wet and gloomy wihout the promise of anything good.
Very punctually, although a bit 'sleepy, the participants promptly gathered in the square.   Shortly after the salutations and recommendations of those remaining behind, the long column of a dozen cars departed for the Cessalto toll station to the motorway to Trieste. There, also awaiting,  a bus load of "sleepy Wolve cubs" led by Antonello Pirani in the role of driver-tamer.
The first stop was set at the Italian-Slovenian border crossing in Rabuiese, just after Trieste, to re-group -in the event that someone was left behind in traffic, and above all to follow the President who knew an alternative road to bypass 8 km of Slovenian motorway to Koper, which imposes a fine of 15 euros for right to use the motorways.
The time to fill up with diesel --1,225 liters (325 gallons), to consume a quick coffee, and to spend a "penny" on the toilet.  Then off to the road that climbs up the hill after the petrol station, and parallels the motorway section to the height of the Koper cemetery. From there- the primary state road to Pula.
The operation is successful, but for the last two in line, coach Scarpa and the car that followed him, are lost.  At the very last traffic light they drove straight ahead instead of turning.  They arrive in Porec a couple of hours late, after practically toured the entire coastal road that connects Izola, Portorož, Umag and Novigrad.
Unfortunately, to get to Istria, the Slovenian stretch we choose is a real bottleneck, unlike Croatia where beautiful motorway has been built; if not for this "black hole" of the road, you could go from San Donà to Pola in just two hours.
From Koper, we followed the winding Slovenian road for a dozen kilometers, crossing the upper part of the “white” Istria named due to the calciferous nature of the rock in this mountainous area.
Fortunately we do not find a big line at customs on the border Croatian-Slovenian at Dragonia.
Beyond there we enter the "red" Istria, due to the characteristic brick red color from the sediments that cover the limestone. We take the new highway that crosses the whole peninsula from north to south as a backbone.

The landscapes are beautiful, the red shoulders of the road contrast with the green of the dense vegetation that covers the entire region, magnificent wooded landscapes turns the road. From time to time you can see picturesque lonely villages scaling the hilltops, while to the right the horizon is marked by the “azure trail” of the Adriatic.
In just half an hour we arrive at the Porec tollgate, so from there, due to that detour imposed by the construction on the main road, we are obliged go along a series of narrow and winding streets, allowing one to become truly intimate with the Istrian hinterland.  Yet, in just under 20 minutes and we finally arrive at our destination - Zelena Laguna,
A series of bays and lagoons surrounded by dense pine forests, which overlook the sea just south of Porec.
There we take ours accommodations at the Molindrio hotel that would host us throughout Torneo - a great hotel nestled on a hillside beside the bay.

We were the first group to arrive, and luckily the day cleared opening a clean, blue sky - a welcome contrast to the wet, gray conditions at the start.
We were able to quickly grab our rooms and present to the table for lunch before the masses of participants arrived.
The Under 17s had to move quickly because at 14:00 they were expected for their debut at the Intersport venue, a maxi gym with three large basketball courts.
The junior group could instead take it easy and linger at the table of the huge panoramic restaurant, enjoying the rich offerings of the self-service menu. The weather was much better than Italy. The moisture had literally disappeared and the sky was practically cleared of clouds. The the air was slightly cooled by a dry breeze from the north cleansing the sky and allowing great photos of the sunset over the small pinewood coves along the coast.
Next, unfortunately, we immediately faced the strongest team, the draw was the Slovenian club of Pingvini- most likely a little “out of our league”  especially when tired from the long journey.
We played a good first quarter managing to keep in touch point-to-point, but then the difference became clear as soon as we started subsitutions. All in all, we held up well by comparison in the first and last quarter.
Between the two teams we were less precise and in the end gave away more than necessary finishing 58 to 34.

In the morning we woke up to gray, cloudy weather with a persistent drizzle, while from Italy bounced news of snowcovered roads even in the lowlands.
Time spent at the table were the best to talk and joke.  The menu offered everything and immediately stoked a mystery.  In the fruit sector the abundant basket of bananas suddenly disappeared. It was rumored that a member of our group who was shooting with a camera and video was the prime suspect. Unsolved, the fact was that bananas were not seen again in the days to come.
The first afternoon quickly saw both teams in the field. The Under 17s were clearly affirmed themselves against Vicentine of Sarcedo by 50 to 33, while the little ones surrendered to the tournament favorite of Helios 1.
In the evening concern sprung up for the father of Diral who had to return to Italy under truly adverse conditions. Getting lost along the Istrian roads is easy. Further, the local “wisemen” now predicted a more likely arrival in Kabul rather than in Cessalto.
The evening was spent solely in the hotel because of the rain.  However Hugh and I, recklessly, decide to make a sortie to Pula by car, a quick there and back to see a little the local life in the streets of the Istrian capital in contrast to absolute darkness and the curfews of the suburbs. Along the 60 km of the primary state road we have not encountered more than a dozen cars.  The streets lit almost exclusively by the headlights of our car, an absolute contrast to the traffic and lights of the streets of home. The feeling was so completely out of this world, a sign of the cross so to avoid a tire puncture was in order. The Christmas decorations and the joy of the lively streets of Pula, highlighted by the colored lights on the giant cranes over the port and the majestic presence of the Roman Amphitheater, brought us back to the real world.  We enjoyed a happy walk along the Sergilievaka connecting the Arch of the Sergi with the Piazza del Foro and the temple of Diana. A statue of James Joyce was in a cafe admiring the Arch of the Sergi and the life of the city that flowed.
The Romans arrived here more than two millennia ago and built a magnificent city!
That night was accompanied by abundant showers; in the morning there was some clearing, but dark clouds loomed threatening behind us inland. The horizon, on the Italian side, was crystal clear revealing the majestic peaks of our white covered Alps and foothills. This Italic horizon appeared completely different, because the coast and plains we know so well disappeared due to terrestrial curvature.
On the other hand, the mountains were clearly visible from half height and looked like the walls of a cyclops fortress that ran from Grappa to Predil.

The morning of  the 28th was free.   We took the opportunity for walk along the jagged coast to Porec, a beautiful hike of about 60 minutes at a good pace. We meandered through pine forests and small bays where the ducks were masters of resting on the surface of the water, and the black and red squirrels amused themselves while being photographed, twisting among the branches of the pine forests along the coast.

Coach Scarpa in the meantime had preceded us with his band of "Wolve cubs".
Hoever, we did not have time to reach Parenzo turning back because time was running out fast.  That afternoon we were scheduled for two more games. The Under 15s faced Bresciani of the Basketball Sereno and clearly out did them 45 to 20.

The third day was the most demanding because two games each were scheduled for our teams. In fact, in the afternoon the Under 17s went to the field promplty 13:00 and managed to get by Paduan Roncaglia Yellow, who had raised some concens.
The night before they lost  to the juggernaut Pingvini by a buzzer beater.
Between us the match was very balanced and hard-fought, but we but we maintained the lead even with many mistakes.
Fortunately, our opponent imitated us and in the end we managed to keep our two point advantage prevailing 25 to 23, which classified us solidly as 2nd place in the group. We will therefore play in the consolations finals for the 5th to the 8th place, meeting the Boiardo's Emiliani the same evening at 8.30 pm.
We won easily for 45 to 28. The Under 15s also won their turn, and they did not let opportunity to go into the finals slip.

They surpassed the Basket Ome despite an error from the scorer’s table that erroneously put out Federico with 5 fouls at the beginning of the 3rd quarter.
But destiny and carma guided the game with a three-point action, and then Luigi and Federico S. closed the race despite a hard-fought final period.  Of note, our team was also missing Matteo Dalla Vecchia, who after the first game contracted influenza and was bedridden at the hotel with abundant doses of tachipirine.

The last day we found ourselve in the finals of both groups. Playing for 5th place the team were on adjacent fields at simultaneously. The Under 17 team faced Naturino Civitanova, while the Under-15s Azzurri Niguardese.
Photographers and filmmakers have had to do somersaults to document both games but it was really worth it.
The beginning was tiring for both squads, the Marches took the lead of some time while our little Wolves seemed really out of the game, nearly twenty points under in the middle of the 2nd quarter.

Then Wolf cubs "began to growl, and already halfway through the game they had recovered the gap, taking the reins of the match decisively in their hands from the beginning of the third period. Evidently the howls of joy of our wolves were heard in the other camp and even the "cubs" began to bite making an incredible comeback that a minute from the end had put them ahead by as many as 9 points.  Meanwhile on the other court, tt ended with our club the clear winner 55 to 43.
Now we could celebrate, in the other camp the Wolf cubs attempted suicide. Within a minute they missed 4 shots of four. They were hit by three incredible shots from downtown and it was tied at the buzzer. Everything to restart-overtime. With all our whole  entourage moved to the edges of the court providing support, the younger team responded taking 5th place with a 44 to 40 overtime victory.
Everyone to the table to celebrate the beautiful Istrian day!
The fans launched a triple "Hip Hip ... Hurrà" for the San Donà Basketball, to which the President has added a triple "Tachi-Tachi ... Pirina" for Matteo Dalla Vecchia, who had recovered, but now it was time to return to home.
All lined up on the highway with hopes not to get lost, then in the Slovenian streets, and finally at home to tell another great story of our guys.

GBF


POREC 2015 | 12th CHRISTMAS BASKETBALL TOURNAMENT


Una leggenda narra che un giorno il Creatore decise di dare ad una parte della terra le
sembianze del paradiso: nacque così l’Istria, un giardino lussureggiante baciato dal mare, sorta di richiamo di chi vuole vivere felice.
Il diavolo però invidioso cercò di rovinare l’opera:  rubò all’Angelo il sacco in cui custodiva le pietre non ancora usate, e sparpagliò migliaia di rocce sul suolo istriano, contribuendo a creare una terra di contrasti.  Gli angeli non si persero d’animo, raccolsero i pezzettini di paradiso rimasti tra i sassi sparsi, coprendoli di verde e proteggendoli con le onde del mare.
Nacquero così molte isole di fronte alla costa, tra cui il magnifico arcipelago di Brioni
”.
(rif. dal diario di un viaggiatore per caso)


Porec 2015 Tramonto su Brioni
L’Istria è una terra bellissima, una penisola a forma di triangolo di circa 5.000 kmq a poche decine di miglia dalle nostre coste, immersa nelle acque orientali del mare Adriatico, che fa da ponte tra la penisola italica ed il vasto altopiano balcanico.
L’Italia è profondamente legata alla sua storia ed alle sue tradizioni, in quanto è stata “romana” dall’epoca della repubblica alla fine dell’impero, quindi “veneziana” nell’alto e basso medioevo, ed infine “italiana” tra le due guerre mondiali del secolo scorso, ed ovunque si possono scoprire le tracce di questi antichi, continui e solidi legami.
Quando ho occasione di andarci avverto sempre una sensazione di positività e tranquillità: mi piacciono le sue coste frastagliate, le sue estese pinete, i suoi boschi impenetrabili, le sue isole, i suoi borghi arroccati, i suoi paesaggi silenziosi e tortuosi, che cavalcano una natura rigogliosa e frammentata, ed soprattutto mi piace l’ospitalità e la semplicità della sua gente, e la sensazione di relax che si respira in quell’ambiente.
La partecipazione al Torneo Internazionale di Parenzo è stata sicuramente una ottima occasione per farvi ritorno, trascorrendo un breve periodo di riposo coltivando la passione dello sport.

Per il terzo anno consecutivo sono riuscito a portare i ragazzi del Basket San Donà, con due squadre ed un nutrito seguito: dal 26 al 29 dicembre 2015 siamo infatti ritornati nell’amena Parenzo (Porec) per la 12a edizione del “Christmas International Basket Tournament”.
Questo Torneo è diventato da un paio di lustri un importante appuntamento del basket giovanile, ha assunto una dimensione internazionale in quanto vi si ritrovano formazioni provenienti da diversi stati europei, con un numero di partecipanti che anche quest’anno ha superato abbondantemente le cento squadre.
L’ospitalità è stata ottima, siamo stati sistemati nella quiete della suggestiva “Zelena Laguna
”, un complesso turistico alberghiero che si trova per pochi kilometri a sud della città, separato dalla stessa da alcuni promontori e baie che d’inverno sono il luogo di approdo e transito di migliaia di uccelli migratori.

Siamo stati alloggiati all’Hotel “Laguna Istra
”, arroccato su una collina separata dal mare da una florida pineta, che con le cime dei suoi alberi delinea un orizzonte verde tra l’azzurro del cielo e quello del mare.

Porec 2015 Hotel Laguna Istra
Poco distante dall’albergo sorge il complesso sportivo “Intersport
”, costituito da decine di campi da tennis, calcio, e per qualsiasi altra disciplina all’aperto, cui si aggiunge un grande palasport con tre campi da basket. In questo impianto sono state giocate le partite della nostra Under 16, mentre i più grandi dell’Under 18 hanno avuto il privilegio di disputare le proprie gare nell’immensa e modernissima “Zatika Arena
”, struttura avveniristica che può avere una capienza fino a 5.000 spettatori, costruita per i mondiali di Pallamano del 2012.

Foto di articolo Zatika Arena
La nostra avventura era iniziata nella primissima mattinata del 26 dicembre, giorno di Santo Stefano, ancora assonnati ed appesantiti dai cenoni natalizi. Già prima delle otto tutto il gruppo si era puntualmente ritrovato al casello autostradale di San Donà-Noventa, in attesa
dell’autobus proveniente da Marghera con la squadra dei Giants, che doveva condividere con noi la trasferta.

La giornata era alquanto umida e nebbiosa, ma fortunatamente il traffico quasi assente, così ci siamo velocemente avviati lungo l’autostrada per raggiungere Trieste, attraversare la frontiera al valico di Rabuiese addentrandoci lungo il breve ma tortuoso percorso sloveno fino al confine croato di Dragonia, e poi prendere la nuova autostrada istriana fino a Parenzo.
In meno di tre ore il bus aveva portato il suo “carico” di entusiasmo alla Zelena Laguna di Parenzo.

Porec 2015 Arrivo delle squadre in bus
Come accennavo all’inizio, circa 120 squadre ed un indotto di 2500 partecipanti hanno supportato questa edizione del torneo, il che insegna come lo sport, quando si può disporre di valide attrezzature, possa portare non solo salute, ma anche turismo ed economia: riusciranno mai a comprenderlo i nostri miopi politici locali ? Lo dubito assai !!!!!
Il clima era migliore di quello italiano, anche se persisteva una estesa foschia che nascondeva la profondità del mare e rendeva cupo il cielo.
Nel primo pomeriggio ci attendevano i primi incontri, perciò abbiamo preso rapidamente possesso degli alloggi e consumato un veloce pranzo prima di scendere in campo.
Purtroppo gli Under 16 si sono ritrovati nel girone più forte, ed hanno dovuto affrontare subito il moloc
dei “Pinguyni
” di Lubiana, tenendo onorevolmente per due tempi prima di cedere alla schiacciante superiorità fisica e tecnica degli avversari. Meglio è andata per gli Under 18, che non hanno avuto difficoltà a superare i “bisiachi” del Falconstar Monfalcone.

Alle 17 i nostri impegni della giornata si erano già conclusi, perciò abbiamo potuto disporre di un ampio pomeriggio e della serata per socializzare, effettuare una bella passeggiata lungo le vie addobbate del centro, e salutare nuovi e vecchi amici nella vasta hall dell’albergo, che sembrava essere diventata la piazza di un mercato.
La serata si è conclusa con una grandissima sfida a scopone scientifico, in cui si sono affrontate,  come in un duello all’ “ok corral
”, due coppie miste sandonatesi-opitergine, in una delle quali si esibiva un notissimo “professionista” del “batti carte” del Veneto orientale, che di solito nei weekend occupa dall’alba al tramonto un posto fisso nei bar di Zeia (Ceggia) o di Cessalto, dove si ritrovano gli habitués
dello scopone, del tre sette o della briscola.

Porec 2015 Il "Re del tresette" (…Ex)
Con grande sorpresa del folto pubblico che si era assiepato attorno al tavolo dei battitori, questo mito è stato progressivamente demolito per opera di due modesti dilettanti, di cui uno addirittura miope, che hanno impallinato l’ormai ex stella violacea del firmamento delle carte, con una napoletana del 7, più 5 punti di tavola e analogo contorno di scope. I “padrini” dell’ex stella hanno chiesto una pronta rivincita: vedremo ? ma intanto i due dilettanti si sono goduti questo piccolo momento di gloria: sarebbe come se la Fiorentina avesse vinto il campionato !
La seconda giornata è incominciata molto presto. Infatti poco dopo le 6 stavo già uscendo per una salutare corsa attraverso la pineta, lungo il sali-scendi della costa. Fuori faceva ancora
buio ed inoltrarsi nel bosco faceva un po’ impressione, tuttavia ho subito scoperto che a quell’ora non ero il primo ad uscire. Infatti ho incrociato sulle scale l’ex superstar dello scopone, che rientrava da una passeggiata rinfrescante, non si sa ancora se in conseguenza della notte insonne per la debacle della sera prima, o per l’amletico dubbio di come il più miope dei due dilettanti avesse potuto rischiare quel “due di danari” alla penultima giocata
nel mentre aveva in mano un asso come alternativa più logica: forse qualcuno gli aveva suggerito lo schema come usano fare i playmakers: mano rivolta in basso, schema due ?

Con l’amico Ugo abbiamo approfittato della mattinata libera per compiere un’escursione a Pola, distante solo trequarti d’ora d’auto, e scatenarci per un servizio fotografico lungo le singolari rovine monumentali della città: la maestosità dell’anfiteatro romano, il quarto al mondo per grandezza, e la suggestiva via pedonale di “Ulica Sergijevaca” dall’Arco dei
Sergi alla piazza della Capitaneria Veneziana (ora Municipio), con il Tempio di Venere.

Porec 2015 Tempio di VenerePorec 2015 Risotto di mare, grigliata di scampi con branzino
Le fatiche del mattino sono state premiate con un pranzetto a base di risotto di mare e grigliata di scampi con branzino alla Konoba Faral sul lungomare di Fazana, di fronte a Brioni, poi un rapido ritorno a Parenzo per le gare del pomeriggio, senza perdere l’occasione di fermarsi a Bale (Valle) per filmare qualche testimonianza dei “kazun
” o casite
, tipiche costruzioni a volta a secco di pietra, costruiti ed usati fin dall’antichità dai pastori istriani, ma assai comuni anche in tutta la penisola italiana..

Porec 2015 Casite tipiche
Si rientra giusto in tempo per le gare programmate nel pomeriggio. Gli Under 18 fanno il bis con la Basket Carnate, mentre i più piccoli si sciolgono nel derby con l’Oderzo, imbottito da ex sandonatesi.
La terza giornata è stata sportivamente la più impegnativa, in quanto ciascuna squadra doveva affrontare un duplice incontro sia al mattino che al pomeriggio. Le cose si sono messe finalmente bene per i nostri più piccoli dell’under 16, che sono riusciti a conseguire la loro prima vittoria contro i toscani del CMB Pietrasanta. Alla Zatika Arena, invece, è andato in scena uno dei più tetri melodrammi dei nostri Under 18, che si sono esibiti in uno dei loro non infrequenti  suicidi collettivi, uscendo sconfitti dopo due tempi supplementari dall’Ardor Bollate.
Raccontare come ci siamo mangiati una vittoria ormai certa è veramente incredibile. A pochi secondi dalla fine del tempo regolare abbiamo avuto a disposizione ben tre tiri liberi sul punteggio di parità, che abbiamo totalmente sprecato andando così al supplementare.
A sei secondi dalla fine del 1° tempo supplementare eravamo ancora avanti di 1 punto e con altri 2 tiri liberi a disposizione. Li abbiamo nuovamente sbagliati entrambi ma pur tuttavia catturato il rimbalzo. Gli avversari sono stati rapidissimi ad effettuare un fallo immediato per bloccare il tempo, per sperare di recuperare palla nella roulette della lunetta. I secondi intanto si erano ridotti a tre, praticamente un niente, ma la fiamma della speranza restava per loro ancora accesa. Abbiamo fallito nuovamente il primo tiro e segnato (forse era meglio sbagliarlo) il secondo andando a + 2, ma dando la possibilità agli avversari di chiamare minuto e poi effettuare la rimessa nella loro metà campo d’attacco.
Vi chiederete come si possa segnare un canestro in soli tre secondi partendo da metà campo contro una squadra che ti sta pressando e che prima della rimessa si trova in momentanea superiorità numerica?
La logica suggerirebbe di tentare un rapidissimo tiro della disperazione dalla distanza, probabilmente effettuato fuori equilibrio e quasi senza guardare il canestro, ma che però non potrebbe avere che una bassissima probabilità di realizzazione: ma non è andata così, anche se questa era l’unica chance che avrebbe dovuto essere stata concessa agli avversari. Ci dimentichiamo però che avevano di fronte i “lupetti
” di San Donà, non nuovi a compiere “frittate” in simili frangenti. Infatti gli increduli lombardi sono riusciti ad effettuare la rimessa quasi senza contrasto, ed il giocatore che ha ricevuto palla ha potuto compiere un uno contro uno partendo da metà campo col nostro difensore che si faceva da parte, come quando il
cameriere si inchina per aprire la porta ad una signora cedendo il passo: prego si accomodi ! Così il pallone poteva essere docilmente depositato nel cesto un niente prima del sibilo della sirena, impattando il risultato e portandoci ad un secondo supplementare. I nostri ragazzi accusavano decisamente lo shock, e restavano tramortiti come il pugile che ha appena ricevuto un uno-due al mento: KO
!

E KO sarà anche nelle due gare successive, nelle quali perderemo prima con i bresciani della Compagnia dell’Albero e da ultimo addirittura contro il Motta di Livenza, che in campionato gareggia nel Regionale e non in Elite come noi. Con questi ultimi se dovessimo giocare 100 partite probabilmente ne vinceremmo 99, ma la centesima l’abbiamo giocata a Parenzo e
meritatamente l’hanno vinta loro ! Si sono guadagnati perciò il 7° posto in classifica, mentre a noi è toccato l’8°, l’ultimo del gruppo finalisti, ed in premio un panettone, rigorosamente “Motta” !

Per gli under 16 invece si è riproposto il derby col Marghera, che è stato come al solito avvincente e combattuto, ma alla fine abbiamo dovuto cedere di due soli punti.
Si è così conclusa questa ennesima esperienza istriana, un po’ deludente per i risultati, peggiorati rispetto a quelli degli anni precedenti,  quando ci eravamo classificati sempre al 5° posto, ma nel contesto di un livello tecnico probabilmente superiore a quello di quest’anno.
Porec 2015 Foto di squadra Under 15Porec 2015 Foto di squadra Under 17
Comunque la cosa importante è stata la possibilità di arricchire i nostri ragazzi con una nuova esperienza, di permettere loro di consolidare il gruppo e di conoscere nuovi compagni, trascorrendo quattro salutari giornate di sport in armonia ed amicizia in una terra bella ed
ospitale.

Speriamo di rifarci il prossimo anno.
Porec 2015 Strada di ritorno
Il 29 dicembre partenza nel primo pomeriggio, accompagnati da un tempo ancora grigio ma che a sprazzi prometteva  di aprirsi. Ed infatti verso il confine italiano siamo riusciti a rivedere il sole e l’azzurro del cielo, quasi un sorriso che ci dava il ben ritornati a casa.
Hvala, dovjdenia
, grazie ed arrivederci al prossimo anno.


GBF
Porec 2015 Foto di squadra tra JSDB e OderzoPorec 2015 Partita Under17Porec 2015 Partita Under 15

RISULTATI SQUADRA UNDER 18

Fase eliminatoria:

JSDB – Falconstar Monfalcone 49 – 31

JSDB – Basket Carnate 43 – 41



Classifica girone “D”

1° punti 4 JSDB

2° punti 2 Falconstar Monfalcone

3° punti 0 Basket Carnate

  
Quarti di finale:

JSDB – Ardor Bollate 51– 57 dopo 2ts

       
Classificazione 5°/8° posto:

JSDB – Compagnia dell’Albero 27 – 37

       
Finale 7° - 8° posto:

JSDB – Basket Motta di Livenza 38 – 40



RISULTATI SQUADRA UNDER 16

Fase eliminatoria:

JSDB – Pinguyni Lubiana 41 – 52

JSDB – Basket Oderzo 60 – 13

       
Classifica girone “D”

1° punti 4 Pinguyni Lubiana

2° punti 2 Basket Oderzo

3° punti 0 JSDB

     
Classificazione 9°/12° posto:

JSDB – CMB Pietrasanta 44 – 20

       
Finale 9° - 10° posto:

JSDB – Giants Marghera 54 - 56




Parenzo 2016 | 13th Christmas Tournament

Foto di Articolo Porec 2016
Parafrasando la celebre canzone della “Mula de Parenzo”…..

I muli de Sandonà

i se ndai in trasferta

a far un torneo

e ciaparne in quantità.

Perché non cambié mestier !

I saltava e i rideva,

i fasea incazzar el coach

ma de canestri non i ghe ne fasea

Nianca se li gavessero slargai.

Perché non cambié mestier !


Per il quarto anno consecutivo una nostra formazione ha partecipato al prestigioso Torneo di Basket, ormai giunto alla sua 13a edizione, organizzato nell’amena cittadina istriana di Parenzo, ora terra croata dal nome Porec, ma che vanta antichissime origini romane e poi della dominazione veneziana.
L’originario borgo di mare è concentrato in una piccola penisola che si incunea nelle acque azzurre dell’Adriatico, ricca fabbricati armoniosi e di monumenti che l’hanno trasformato in un vero tesoro d’arte e di paesaggio.
Parenzo conta poco più di 15 mila abitanti, ed il suo territorio corre per oltre 30 km nella parte centrale della frastagliata costa della penisola istriana, tra la foce del fiume Mirna e il promontorio di Fontane.
Di fronte dalle acque dell’Adriatico emergono numerosi piccoli isolotti, di cui il principale è quello di San Nicola, proprio davanti alla città, erigendosi a naturale protezione del porto.
A sud del centro storico vi sono alcune profonde insenature, tra cui spiccano quelle di Plava e Zelena Laguna, attorniate da splendide pinete che si alternano sopra le colline tra vasti prati e fitte boscaglie.
Nel mezzo di questo paradiso verde, nella seconda parte del secolo scorso, sono sorte delle modernissime strutture turistiche dotate di ogni comfort, ed attrezzate con un elevatissimo numero di impianti sportivi: calcio, tennis, piste per mountain bike, palestre, vela, sub, imbarcazioni da diporto, …… un vero paradiso per gli amanti delle vacanze in movimento.
La costa di Parenzo dista in linea d’aria da Jesolo solo un’ottantina di kilometri, che diventano invece duecentoventi  per il percorso stradale. Quest’ultimo si inoltra sull’autostrada Venezia-Trieste, prosegue per Muggia fino al valico di Rabuiese, quindi attraversa per una ventina di km le scure colline slovene tra Ankarano e Dragonia, ed infine scorre sull’altipiano istriano superando l’immenso vallone del fiume Mirna, per poi scendere finalmente a mare.
Le quattro giornate di gare sono cominciate subito dopo Natale, fin dalla prima mattinata di Santo Stefano, quando la comitiva si è radunata nel parcheggio del nostro “martoriato” (in confronto a ciò che troveremo poi a Parenzo) Palasport Barbazza.
Quest’anno la comitiva era composta esclusivamente da 14 atleti, di cui un paio in gita premio perché infortunati,  accompagnati dal coach Almacolle e dal presidente Ferrari, che, da notizie assunte in ambienti del Vaticano,  sembra abbiano ricevuto assicurazione che le giornate trascorse nella trasferta saranno sicuramente loro riconosciute come “indulgenze plenarie”.
I genitori di tutti i ragazzi erano stranamente arcifelici al momento della partenza, nessuna lacrima nascosta per il distacco dai beneamati figlioli, tutti mostravano ampi sorrisi che facevano piuttosto pensare alla pregustazione di potersi finalmente godere tre giornate di assoluto riposo, liberi dal ritrovarseli in casa.
Il viaggio era corso via veloce; dopo un’ora e mezza avevamo raggiunto il confine sloveno di Skofjie, effettuando una piccola sosta giusto per il tempo di fare il pieno alle auto ed il vuoto alle vesciche di quelli con minor tenuta. Quindi si proseguiva sulle stradine delle colline di Ankarano per evitare il pagamento della odiosa “vignetta”, raggiungendo dopo meno di 30 km il confine croato di Dragonia; da qui si imboccava l’autostrada croata che ci portava rapidamente a Porec, dopo aver attraversato l’enorme viadotto che oltrepassa il vallone dove scorre il fiume Mirna.
Colline ammantate da verdi pinete ci hanno dato il benvenuto di Parenzo, tra le quali si nascondeva perfettamente mimetizzata la suggestiva “Zatika Arena
”, il Palazzo dello Sport dove avremmo disputato tutte le nostre gare. Subito dopo abbiamo deviato a sud ancora per qualche kilometro per raggiungere la baia di Zelena Laguna. Nell’ultimo tratto di strada siamo passati accanto ad un ampio prato recintato affollato da una nutrita brigata di pecore e  donkeys (somari),
che ragliando e belando probabilmente volevano dare il benvenuto ai loro…… “relatives” (parenti) italiani, in termini rigorosamente cestistici s’intende !

Appena il tempo di sistemarsi nelle camere dell’ormai abituale hotel Laguna Istra e di consumare il pranzo, perché alle 14,15 già ci attendevano sul campo di Zatika 1 gli sloveni del Ljutomer, per bastonarci 76 a 16: non bene come inizio !
Partita contrassegnata fin da subito dalla nostra incapacità di far canestro, anche nelle situazioni più favorevoli, da cui è  seguito un risultato a dir poco imbarazzante.
Ma siamo venuti qui per partecipare e fare esperienza, evviva il basket !
Fuori della palestra la giornata era favolosa, si percepiva l’estate in pieno inverno, ottima occasione per coach Almacolle per ordinare il  rientro in hotel by foot (a piedi), 4 km utili a meditare sull’approccio in campo dimostrato nella prima gara.
Lungo la strada questa volta la compagnia di pecore e donkeys che ci aveva accolti alla mattina era scomparsa; forse, conosciuto il risultato, si erano nascosti per evitare ogni accostamento !
Il resto della giornata trascorreva in albergo, tra un po’ di riposo, la cena e qualche partita a carte, dove spopolava la coppia Jacopo-Stefano che metteva alle corde i mal assortiti Federico-Mattiater. Verso le 11 tutti a nanna, ma la nostra intelligence non ha voluto indagare più di tanto a quale ora si siano spente realmente le luci.
Il secondo giorno ci ha visti impegnati in ben due incontri: alle 9.15 contro i padovani del Roncaglia ed alle 16.45 contro gli emiliani della Titans Academy di Faenza.
Entrambe le partite si sono svolte nel campo di Zatika 2, i cui canestri evidentemente dovevano essere stati (?) …. leggermente allargati, perché siamo passati da una prestazione d’esordio di “palla senza fare mai canestro” ad una di “palla con un canestro ogni tanto”. Con Roncaglia abbiamo resistito un paio di tempi, cedendo nella seconda metà e finendo raddoppiati 60 a 32;  coi Titans invece siamo stati finalmente dignitosi, perdendo di misura 41 a 37, con in mano addirittura la palla del sorpasso ad una dozzina di secondi dalla fine, quando eravamo sotto di soli 2 punti.
Tra una partita e l’altra c’è stato il tempo di fare una salutare passeggiata in calzoncini corti e maglietta lungo la pineta della Zelena Laguna, fino al molo di fronte alle formiche, così come vengono chiamati gli isolotti a ridosso della costa, da dove si ammira uno splendido panorama costiero fino al promontorio di Orsera, dietro il quale si apre il lungo fiordo di Leme o Canale di Leme.
Finalmente anche la macchina organizzativa del torneo, che nel primo giorno aveva dimostrato qualche falla (acqua fredda delle docce alla Zatika), aveva cominciato a funzionare, ed abbiamo trascorso il resto della giornata ad assistere a qualche altro incontro sia alla Zatika che alla palestra dell’Intersport sfruttando il servizio di navette.
Alla sera, sul tavolo verde del Laguna-Istra il doppio Fede-Mattiater continuava a farsi massacrare a scopone dalle volèes di Jacopo-Stefano.
La terza giornata ci ha visti impegnati solo nel pomeriggio per un’unica partita. Ne abbiamo approfittato per compiere in mattinata una gita turistica e culturale nel centro storico. Lunga passeggiata tra vicoli e banchine del borgo vecchio, quindi salita sul campanile del duomo per godere una magnifica vista panoramica della città e del porto, quindi visita ai resti romani e veneziani, in particolare i magnifici mosaici che decorano l’interno della Basilica Eufrasiana.
Il morale della truppa era alto, ma in campo i risultati non arrivavano, e purtroppo si bissava la prestazione dell’esordio anche contro i francesi del BTP–SSLA (70-26).
L’ultimo giorno si sarebbe dovuto disputare solo un’unica gara di consolazione, incontrando nuovamente gli sloveni del Ljutamer, che a sorpresa erano stati eliminati proprio dai transalpini. Dimostrando scarsissima sportività, i nostri avversari  non si sono presentati, facendoci così conseguire la prima vittoria per 20 a zero a tavolino !
Però la voglia di giocare dei ragazzi era grande, ed allora abbiamo sostituito la gara ufficiale con una amichevole tra di noi, due squadre azzurri contro bianchi in un sei contro sei finito in parità, o forse no ?, ma tutti si sono oltremodo divertiti.
Quest’anno lo spirito della partecipazione ha prevalso nettamente sul fattore agonistico, d’altronde la minore età (eravamo la squadra più giovane nella categoria) ed il conseguente gap tecnico-fisico non poteva permetterci di fare molto di più.
I risultati sono mancati ma l’esperienza è stata sicuramente positiva con giornate trascorse allegramente e serenamente. Credo che tutti conserveranno un bellissimo ricordo dell’esperienza vissuta.
Poco dopo le 12 siamo ripartiti per casa, arrivando a San Donà verso le 15.
Ad accogliere la comitiva c’era nuovamente il nutrito gruppo di genitori  della partenza, questa volta non più sorridenti come quando ci avevano lasciato partire.
Probabilmente avevano compreso che questa volta per loro le feste erano proprio finite !!!

GBF

Porec 2016 Luca, Matteo, Enrico e coach AlmacollePorec 2016 Campo da basketPorec 2016 PartitaPorec 2016 HotelPorec 2016 Foto al mare
Porec 2016 Foto con maglietta del torneo


Parenzo 2017 | 14th Christmas Tournament

Foto di articolo Porec 2017Siamo arrivati alla nostra quinta partecipazione a questo bellissimo torneo, un lustro: come vola il tempo ! Sembra sia ancora ieri quando ci siamo affacciati timidamente a questa nuova esperienza sulle rive dell’Adriatico, nella regione dove brillano tre colori: il rosso della terra, il verde della fitta vegetazione e l’azzurro del mare. Quest’anno di colore ne è emerso un quarto, purtroppo un grigio triste e malinconico portato dalla piovosa perturbazione che ha coperto i cieli dell’alto Adriatico, e che ha avvolto la penisola istriana per tutta la durata di questo appuntamento sportivo, rovesciando sulle nostre teste ettolitri ed ettolitri di acqua. Fortunatamente le strutture ricettive messe a disposizione dall’organizzazione erano ampie ed accoglienti, con sale fitness, giochi, piscina coperta, sauna, che hanno alleviato la forzata
permanenza degli atleti negli alberghi. Qualche problema è seguito all’indisponibilità della prestigiosa Zatika Arena, nella quale erano in corso lavori di maquillage per gli imminenti Campionati Mondiali di Pallamano in programma alla fine del prossimo mese di gennaio, ma a disposizione degli organizzatori non mancavano le soluzioni alternative, in quanto nel
circondario, anche i paesini più piccoli sono dotati di impianti sportivi che a noi in Italia, specialmente nel Veneto Orientale, ci fanno provare un sentimento di invidia e di vergogna. Quanto siamo rimasti indietro !!!

Nella nostra Provincia di Venezia, capoluogo compreso, nell’impiantistica sportiva siamo ancora all’età della pietra, ma i nostri politici pseudo–amministratori non se ne rendono proprio conto !
Suggerirei loro di spendere un weekend appena al di là dell’Adriatico, invitandoli a guardare, pensare e meditare, per rendersi conto di quanto da noi ancora manca nell’impiantistica sportiva, specie quella al coperto (sia per quantità che per qualità).
Porec 2017 Il vecchio centro sportivo a ParenzoA Kastelir (Castellier), un paesino con meno di 1.500 abitanti 10 km da Parenzo, c’è una palestra di una “Scuola Elementare” (sic !) che è articolata su due piani, dove al primo ci sono spogliatoi, sale riunioni, palestre minori, ed al secondo una palestra grande di metri 22,50 x 46,60 con a lato una tribuna da 500 posti. Potrebbe contenere tutto il palasport di San Donà,
servizi compresi ! Pochi kilometri più distante, a Novigrad (Cittanova), che di abitanti ne fa poco meno di 5.000, il Palasport è lungo più di 60 metri, vi stanno comodamente 3 campi da basket avendo una superficie calpestabile di metri 60x34, ha in più una palestra fitness sotto la tribuna principale per tutta la sua lunghezza, ci sono poi  due palestre minori, sale riunioni,
ampi ricoveri di magazzino, più un attrezzato bar e ristorante per il ritrovo di atleti, sportivi e spettatori: alla faccia del nostro “intraprendente” assessore allo sport Luigi Trevisiol !!!!!

Porec 2017 Palestra di Novigrad (Cittanova)Porec 2017 Sala pesi nella palestra di Novigrad
Tralasciamo di parlare dell’impiantistica sportiva di Parenzo, 15 mila abitanti, perché necessiterei di dilungarmi per un altro paio di pagine.
Quest’anno ci siamo presentati a Porec con un’unica formazione nella categoria Under 18
(nati anno 2000), con al seguito solo 11 atleti, essendo dovuti restare a casa per varie ragioni Fregonese, Peretti, Finotto e Midena.
Nella rosa,  composta da Bergamo, i tre Biancotto, Bisiol, Dalla Vecchia, Diral, Es Sahhal, Marian, Sartori, è stato inserito Mirko Rinaldin del Caorle.
In panchina sedeva coach Tiziano Bergamo, mentre coach Epis, influenzato, aveva dovuto saltare anch’egli l’appuntamento.

La mattina di Santo Stefano la comitiva si è ritrovata a Motta di Livenza per unirsi alla
squadra locale nel bus che ci avrebbe portati a Parenzo. La giornata era buia e fredda, di quel freddo umido che ti da la percezione di una temperatura ancor più bassa di quella reale, piovigginava ed il cielo era completamente grigio, ma l’entusiasmo della comitiva era alle stelle, tra l’altro di bus ce n’erano a disposizione ben due perché i nostri amici mottensi avevano ben 8 formazioni in partenza.

Tra i nostri assenti dell’ultimo momento c’era anche capitan Peretti, che aveva dovuto dare forfait in quanto, mal per lui, aveva scelto il momento peggiore per ammalarsi, cioè quello della vacanza. Dall’antivigilia di Natale era costretto a letto con la febbre alle stelle, nel mentre aspirine e tachipirine non erano riuscite a migliorarne la condizione.
Porec 2017 Capitan Alberto Marian
Dovendo essere sostituito nel ruolo di “capitano”, il Presidente, dopo aver sondato tutta la truppa (voti a favore 10, voti contrari 1, quello del prescelto !), aveva elevato al grado Alberto Marian, che non era riuscito a nascondersi in tempo utile nemmeno sotto una panchina. Con questa nomina si era trovato il responsabile che avrebbe dovuto tener conto della sacca dei palloni per il riscaldamento, degli indumenti da non dimenticare in spogliatoio, della puntualità agli orari di convocazione, delle divise da indossare in gara ed in albergo, … del tenere l’ombrello al Presidente durante le passeggiate in città quando pioveva. Alla fine si deve ammettere che l’incarico sia stato svolto con precisione ed apprezzabile professionalità, tanto che alcuni compagni hanno ipotizzato una possibile scelta di un nuovo capitano, ora che il Presidente Mattarella ha sciolto le camere e bisognerà ricorrere a nuove elezioni. Capitan Peretti è avvisato, la campagna elettorale è iniziata, e come dimostrano le
foto bolle aria di cambiamento.

Porec 2017 Hotel Molindro
A Porec eravamo sistemati all’hotel Molindro, che ci aveva già ospitati nell’edizione del 2014, una struttura a 4* immersa tra le verdi colline che si tuffano nel mare Zelena Laguna, sulla riva di un’ampia baia e di una laguna dove sostano colonie di uccelli migratori.
La nostra formazione partecipava al torneo dei ragazzi di Under 18, quelli nati nel 2000, un gruppo di 12 quadre suddivise in 4 gironi. La fase eliminatoria si è svolta nei primi due giorni, quindi, secondo la classifica di ciascun girone, le prime accedevano alle semifinali e finali per le posizioni dal 1° al 4° posto, le seconde per quelle dal 5° all’8° posto, e le terze per quelle dal 9° al 12° posto.
Porec 2017 Foto di squadraPorec 2017 Partita a Kastelir contro Roncaglia
Il nostro esordio sul campo di Novigrad-1 è stato positivo, in quanto abbiamo agevolmente superato la formazione emiliana del Reggiolo per 50 a 41. La seconda giornata ci a visti giocare a Kastelir, con il Roncaglia contro il quale  abbiamo ceduto nettamente per 29 a 51. La partita è stata equilibrata fino alla metà del 2° quarto, quando ci trovavamo quasi in parità (22-25), ma da quel momento il nostro attacco è entrato letteralmente in cortocircuito, e per quasi due tempi non siamo stati capaci di segnare un canestro che fosse uno. Il secondo posto nel girone ci ha proiettato nel gruppo tra il 5° e l’8° posto, mettendoci di fronte in semifinale i trevigiani della Rucker Sanve, che gioca nel girone Gold del campionato regionale Veneto U18, mentre l’altra semifinale avrebbe visto impegnati il Bassano col Social Osa di Milano. La partita si è svolta giovedì, alle 16,30 sul campo di Novigrad, ma purtroppo non è andata bene risultando quasi fotocopia della precedente. Infatti ad una buona partenza, addirittura in vantaggio alla fine del primo quarto (11-8), sono seguiti un secondo e terzo tempo assai mediocri, durante i quali abbiamo letteralmente litigato con i canestri, sbagliando le cose più facili, a cui è aggiunta una scarsa tenuta difensiva.  Nell’ultimo tempo ci siamo però risvegliati, coltivando l’illusione di un clamoroso recupero quando a 2’ dalla fine eravamo riusciti a risalire a - 4, che però è valso solo per la dignità ma nulla per la sostanza.
Siamo stati così relegati alla finalina per il 7° ed 8° posto, che ci avrebbe costretto a rigiocare non più di quattro ore più tardi a 25 km di distanza nel campo-1 della dell’Intersport di Zelena Laguna contro il Bassano. Dopo la semifinale persa avevamo dovuto rientrare rapidamente a Porec in albergo, fare la doccia, andare a cena, e riportarci nuovamente in palestra per affrontare i vicentini. Le previsioni erano tragiche, quanto a quelle che il sole potesse squarciare il cielo pieno di nubi da pioggia alle 9 di sera, cioè nulle ! Stavolta invece i ragazzi il sole l’hanno fatto apparire davvero, hanno tirato fuori tutto il loro orgoglio, tutta la loro voglia di chiudere questa esperienza in modo positivo, lasciando increduli non solo gli attoniti avversari, ma anche il proprio tecnico e questo cronista.
E’ stata una gara veramente maschia, perché una la nostra partenza strepitosa sulle ali di Enrico, Federico e Mirco (11 a 2) aveva tramortito gli esterefatti gli avversari, che pensavano di poter far di noi un facile boccone. Dopo poche azioni eravamo volati avanti di una decina di punti, ma soprattutto gestivamo bene il gioco, creavamo contropiede e mantenevamo costante il vantaggio. I ragazzi del Bassano si innervosivano di fronte alla nostra pressione e tenuta difensiva, e la mettevano sulla rissa, ma tutti i nostri che si alternavano in campo davano un contributo aggiuntivo al lavoro dei compagni che andavano a sostituire. Si assisteva a canestri addirittura epici da parte di capitan Alberto e Nabil, ed anche se la squadra doveva perdere per falli sia quest’ultimo che Dalla Vecchia, non si verificavano cedimenti. Tutti svolgevano il proprio compito con attenzione ed incoraggiavano i compagni, anche il povero Mattia, che alla fine ce lo siamo proprio scordato in panchina. Più volte provocati con interventi da karate, i nostri hanno sempre mantenuto un aplomb inglese, e si sono portati a casa una bella, meritata e giusta soddisfazione.
Porec 2017 L’Italia vista dall’Istria
Nella giornata della partenza il tempo è completamente cambiato, il sole nuovamente brillato in un cielo completamente azzurro facendo riacquistare a questa bellissima terra il proprio volto tradizionale. Il panorama si è arricchito della visione delle vette delle nostre montagne imbiancate dalle recenti nevicate che si stagliavano maestose all’orizzonte, dal monte Grappa, al monte Cavallo, alle dolomiti orientali dell’Antelao e del Civetta, ai monti della Carnia e del Predil.
Questa magnifica veduta ci ha accompagnato nel viaggio del ritorno, con la speranza di poter ripetere ancora in futuro questa bellissima esperienza.
Arrivederci Parenzo.
GBF
FOTO

Porec 2017 “Time out” durante la partita a KastelirPorec 2017 In gita nel centro storico di ParenzoPorec 2017 incontro con ex pivot Zarko BaniacPorec 2017 La grande palestra di Novigrad (Cittanova)Porec 2017 Tutti a rapporto da coach Tiziano BergamoPorec 2017 Sulla terrazza dell’hotel prima della partenza


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